Chi sono?

Ciao sono Flavio Furlan un artista illustratore italiano con sede a Conegliano/Treviso.

Ho avuto un’istruzione tecnica e nel 1999 mi sono diplomato perito meccanico. È in questo periodo che per istruzione prima e lavoro poi mi sono appassionato al disegno tecnico e agli schizzi a mano libera. Quando ho iniziato a lavorare infatti ho ricoperto sempre ruoli di technical designer e … quando sono arrivato in un’azienda che operava nel settore dell’arredamento ho avuto la possibilità di dar via libera alla mia “mano” disegnando/creando nuovi profili/linee che sarebbero stati poi riversati nelle cucine più famose d’Italia.

Siccome l’attività lavorativa portava via molto del mio tempo e mi riempiva di tensioni e responsabilità, solamente attorno ai 35 anni ho iniziato a scarabocchiare anche a casa, in principio come “valvola di sfogo” … per rilassarmi. Prendere in mano una penna (un marker) ed iniziare a tracciare righe e curve senza scadenze temporali è stato per me infatti una fase di distaccamento dalla vita frenetica e contemporaneamente un isolamento che mi portava ad essere solo con me stesso e la mia fantasia. Il risultato di questo quindi sono state delle opere che ho identificato come “LIFE DIARY ART”, opere nate impulsivamente ma allo stesso tempo piene di significati/ricordi: infatti la prima volta .. pian piano ho visto apparire un quadro riassuntivo della mia vita .. e nello stesso tempo ho iniziato a vedere uno stile/disegno che non avevo mai visto da nessun’altra parte. Il mio stile principale quindi propone dei “diari di vita” perché interpretando tutti gli schizzi, le siluette, le forme comprese all’interno del disegno, si possono intuire le passioni, i ricordi, gli eventi e le cose care che ho voluto rappresentare. “Leggendo un diario personale” posso quindi rappresentare il passato di chiunque in un quadro.

Nel tempo mi sono lasciato influenzare e catturare dai colori artistici di Jean Michel Basquiat, Robert Combas, Keith Haring e anche Jean Dubuffet; simultaneamente quindi ho iniziato a creare altre rappresentazioni e da qui i due progetti: TWOFI e MADE WITH HEART, oltre a vari “sketch” prodotti per puro diletto.

Twofi è la persona più acida della terra, l’arrabbiato per eccellenza, l’Io in persona; che con il suo modo di pensare e vedere le cosa può divertire il lettore.

Made With Heart è un progetto, con il quale sono già stati prodotti dei capi d’abbigliamento che raffigurano le opere, che fa riferimento unicamente alla forma di cuori in svariate rappresentazioni/texture.

 

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Dicono di me:

Influenzato dalla pop art quanto dal neo-espressionismo trae le sue fonti di ispirazione dal suo stile spontaneo, impulsivo; a volte, quando assorto dalla musica che gli svuota la mente, direttamente dalla sua mano non pensante; e l’insaziabile bisogno di creare e disegnare si può notare nel modo in cui viene saturato lo spazio nella tela. Non cerca di rappresentare ideologie od opinioni, ma veri ricordi, ogni elemento, ogni linea diventa un’allegoria che spinge lo spettatore a interpretare il passato e il presente, il reale e l’astratto, inducendolo e stimolando la curiosità a cogliere ogni dettaglio.
Il suo processo consiste nel disegnare su scala molto piccola, perché più facile, veloce e disponibile; non manca mai un blocco su cui schizzare per ammazzare il tempo.
La psicologia dice che la personalità possa esser determinata da ciò che scarabocchia: le stelle sono disegnate dagli ottimisti, i quadrati dai maniaci del controllo e le figure stilizzate da persone dirette al successo. Gli schizzi di Flavio Furlan dicono che il dettaglio fa la differenza. Quasi la totalità delle opere vengono create spontaneamente “Cerco di pensare il meno possibile al risultato finale”, dice. “La visione mi viene in mente secondo dopo secondo, non disegno a matita in anticipo” Il risultato è sempre una sorpresa per lui.
A volte disegna oggetti della vita reale come una casa, una moto o una palla da tennis, che sono rimasti nella sua mente per settimane dopo una serata con gli amici, prima di entrare nel suo progetto. Per la maggior parte, però, le forme che si dispiegano nelle sue opere sono astratte. “È più interessante disegnare forme che non hanno significato, perché c’è più spazio per l’interpretazione”, spiega.

Sebbene pubblichi le opere per la curiosità delle recensioni, crea le sue opere fondamentalmente per scopi privati “disegnare mi piace e mi rende felice”.
Alcune opere sono state riprodotte digitalmente per utilizzare le immagini sotto svariate forme di applicazioni.
Ma fa anche eco alla risposta coerente che ottiene ai suoi disegni quando vengono pubblicati sui social. Le persone spesso commentano che sono ipnotizzanti, un effetto che è in linea con l’intenzione delle sue composizioni. Uno spettatore può essere paralizzato da disegni apparentemente semplici ma che rievocano ricordi in comune con l’artista.

“Il fulcro del mio disegno è ricordare, immaginare, ricreare e sfidare le percezioni della realtà. Mi piace combinare poi dettagli e texture, mantenendo un attento equilibrio tra astratto e figurativo per lasciare che un soggetto principale sia al centro della scena e lasciare il resto all’improvvisazione.”

Non si vincola nel suo stile ma, mosso dalla voglia di “schizzare”, spesso interpreta a suo modo altri disegni, sconfinando dalle varie interpretazioni che riesce a dare ad una forma, tanto semplice quanto piena di significato, che rappresenta nella sua “Made with Heart”; alle vignette dove ha creato il suo alter-ego TWOFI, un personaggio acido e scorbutico.. ma che riesce a strapparti sempre un sorriso.

O. Bressan